Quali sono i "Valori dell'Occidente"?

Davide Lovat • 12 giugno 2025

Spesso sentiamo dire che "bisogna difendere i valori dell'Occidente" o i "valori comuni dei Paesi UE". Ma a quali valori si fa riferimento? Siamo sicuri che abbiamo gli stessi valori di riferimento?

Ogni giorno sentiamo appelli a compattarsi per difendere i cosiddetti “valori dell’Occidente”.
Parole pronunciate con solennità, come se evocassero un patrimonio condiviso, radicato nella storia e nelle coscienze dei popoli che hanno costruito la civiltà europea e americana.

Ma quando mi fermo a riflettere su quali siano oggi questi valori, non posso fare a meno di constatare una verità dolorosa:
ciò che viene celebrato e imposto come nuovo canone dell’Occidente non ha nulla a che fare con la nostra eredità culturale, spirituale e politica.

I cosiddetti “valori occidentali”, nella loro versione contemporanea, si riducono a dogmi imposti dal pensiero unico progressista:
  • La celebrazione della Shoah come evento fondativo dell’etica laica;
  • L’affermazione della gender theory attraverso il gay pride;
  • Lo scientismo che marginalizza la dimensione spirituale;
  • Il positivismo giuridico che separa il diritto dalla morale naturale;
  • Il sincretismo religioso che nega la verità del cristianesimo;
  • L’ecologismo come nuova religione;
  • L’immigrazionismo come dogma incontestabile;
  • Il libertinismo come presunta liberazione morale;
  • La pornografia spacciata per libertà individuale;
  • L’aborto e l’eutanasia come diritti umani;
  • Le droghe leggere come strumento di emancipazione.
Se questi sono i valori dell’Occidente, allora io non mi riconosco in essi.

E come me, molti altri che ancora credono:
  • nell’ordine naturale;
  • nella legge divina;
  • nella vita e nella famiglia come valori non negoziabili;
  • nella sovranità dei popoli;
  • nella libertà autentica: non come autodeterminazione assoluta, ma come compimento della propria vocazione nel rispetto del bene comune.
L’Occidente che dovremmo difendere non è questo simulacro decadente, partorito da un’ideologia nichilista.
Non è l’Occidente che svuota la civiltà delle sue fondamenta, sostituendole con dogmi fluidi, imposti da élite scollegate dal popolo.

L’Occidente autentico è quello forgiato da:
  • secoli di cristianesimo
  • filosofia classica
  • diritto naturale
  • arte e cultura elevati dal desiderio di trascendenza
La civiltà europea non è nata sulla preminenza dei diritti individuali scollegati dalla verità,
ma sulla tensione tra libertà e responsabilità, tra diritto e giustizia, tra autorità e verità.

Oggi ci viene chiesto di inginocchiarci davanti a una religione secolare che ha:
  • sostituito la Croce con la bandiera arcobaleno;
  • la teologia con la climatologia dogmatica;
  • la famiglia con unioni fluide;
  • la virtù con il desiderio;
  • il bene comune con l’individualismo estremo.
Non possiamo difendere l’Occidente, se prima non lo riconquistiamo nella sua essenza.
Questo significa:
  • Rifiutare le narrazioni imposte dal nuovo ordine;
  • Respingere la demolizione sistematica dell’identità;
  • Ricostruire una coscienza comune fondata sulla verità;
Significa:
  • Riaffermare la centralità della fede cristiana nella vita pubblica;
  • Difendere la famiglia naturale come cellula fondante della società;
  • Ristabilire un ordine giuridico fondato sulla giustizia;
  • Proteggere i popoli da un globalismo spersonalizzante.
Compattarsi per difendere i “valori dell’Occidente”?

Sì. Ma non quelli posticci, svuotati e riscritti dalle nuove oligarchie globaliste.
Bensì quelli veri, che affondano le radici in una tradizione millenaria, che oggi più che mai dobbiamo:

Riscoprire.
Proteggere.
Tramandare.

Se vogliamo che la nostra civiltà sopravviva, dobbiamo avere il coraggio di dire con chiarezza:

I nostri valori sono altri.
E non li baratteremo per un posto al tavolo dei potenti.

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