Porto Offshore e vie d’acqua: venti anni di annunci, zero leggi
Resistere Veneto propone la prima vera legge per rilanciare il Porto d’altura e il sistema idroviario
“Chi non decide, subisce. Chi non progetta, si condanna a rincorrere il futuro.”
Dove si sono arenati i progetti regionali
- VOOPS: un progetto fermo da oltre 10 anni: il sistema VOOPS (Venice Offshore‑Onshore Port System) — terminal container e oil offshore a circa 8 miglia dal Malamocco, in fondali di 20 m — è stato concepito già nel 2015 con l’idea di trasferire navi ultra‑large fuori dalla Laguna. Il progetto includeva una diga di 4 km e un sistema integrato di connessione con Porto Marghera e la rete idroviaria interna. Nel 2025 non è ancora iniziato alcun cantiere: sebbene il consorzio italo‑cinese 4C3 abbia ottenuto l’incarico e sia stato formalmente riconosciuto, non è partita alcuna realizzazione operativa.
- ZLS e progetti infrastrutturali a metà: la logistica ferma: la Regione ha istituito una Zona Logistica Semplificata (ZLS) attorno al Porto di Venezia (DPCM 2022), ma gran parte dei piani previsti – miglior connessione logistica, retroportualità, dragaggi, attrattività – sono rimasti sulla carta o in fase embrionale, senza interventi concreti fin dal 2022–2024 .
- Fusina/Ro‑Ro: pianificazioni vecchie e ritardi: il progetto per il terminal Ro‑Ro nella Macroisola di Fusina – promosso già a partire dal 2009 – è stato più volte revisionato ma non è stato seguito da atti regionali che accelerino tempi e realizzazioni.
✅ La proposta di Resistere Veneto: una legge vera, non un annuncio
Un testo coerente, programmatico e vincolante
La nostra proposta istituisce l’Agenzia Regionale per la Portualità Offshore (ARIO), dotata di mandato operativo per coordinare progettazione, governance, finanziamenti e monitoraggio ambientale (Art. 2). Questa agenzia ha l’obiettivo di restituire capacità attuativa alla Regione, dopo anni di deleghe inefficaci.
Governance chiara e tempi certi
- 6 mesi per selezionare il progetto definitivo e avviare la progettazione esecutiva (Art. 3)
- 24 mesi per iniziare i lavori del terminal offshore, finanziato con titoli UE, PNRR e partenariati pubblico‑privato (Art. 5)
Finalmente scadenze reali, non traguardi vaghi.
Sistema idrodiatico patrimonio regionale
Vogliamo integrare il porto offshore con le vie d’acqua: Adige, Brenta, Sile, Bacchiglione, Po diventano asse logistico verde e intermodale, riducendo il trasporto su gomma e rilanciando Padova, Mantova e Porto Levante come nodi fluviali strategici (Art. 4).
⚠️ Note critiche: l’immobilismo politico che pesa
- Il porto offshore è fermo da anni, nonostante studi, incarichi e annunci. Non è mai stata scritta una sola legge regionale obbligatoria per realizzarlo.
- La Zona Logistica Semplificata, pur istituita, non è accompagnata da interventi infrastrutturali concreti o da governance operativa propria della Regione.
- I progetti come Fusina/Ro‑Ro nascono da proposte dell’Autorità Portuale ma restano privati di supporto regionale deciso, rimanendo in fase di iter burocratico o progettuale.
L’assenza di leggi e atti vincolanti ha trasformato il "fare" in “faremo”, mentre altri porti italiani (Trieste, Ravenna) si muovono avanti.
Il progetto in sintesi: perché cambia tutto
Elemento | Cosa proponiamo |
---|---|
Agenzia dedicata | ARIO: governance chiara, attiva, autonoma |
Tempi certi | 6 mesi per progetto, 24 mesi per inizio lavori |
Vie d’acqua integrate | Trasporto fluviale come asse strategico green |
Uso di tecnologie pulite | LNG, hydrogen, cold ironing, monitoraggio ambientale |
Impatto economico | Migliaia di posti di lavoro, riduzione CO₂, +1,5 % PIL logistico veneto |
Se Resistere Veneto guida, la legge si fa. Se no, la portiamo comunque.
Non ci limitiamo ai tavoli: depositiamo il testo il giorno dopo il nostro insediamento. E se non siamo maggioranza, lo facciamo comunque. A quel punto, sarà responsabilità degli altri spiegare perché non la vogliono approvare.
Il Veneto deve tornare a decidere
Abbiamo tutto: territorio, vecchie vie d’acqua, porto, potenzialità. Quel che manca è la capacità politica di scrivere leggi che realizzino, non relegano nei dossier.
Resistere Veneto vuole trasformare l’immobilismo in azione, l’attesa in progetto, il potenziale in lavoro.
È tempo di legge, non di annunci.
📍 RESISTERE VENETO – a differenza di come ci dipingono, NON siamo un Movimento di PROTESTA, ma un Movimento di PROPOSTE!
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