Porto Offshore e vie d’acqua: venti anni di annunci, zero leggi

Roberto Agirmo • 31 luglio 2025

Resistere Veneto propone la prima vera legge per rilanciare il Porto d’altura e il sistema idroviario

“Chi non decide, subisce. Chi non progetta, si condanna a rincorrere il futuro.”



Dove si sono arenati i progetti regionali

  • VOOPS: un progetto fermo da oltre 10 anni: il sistema VOOPS (Venice Offshore‑Onshore Port System) — terminal container e oil offshore a circa 8 miglia dal Malamocco, in fondali di 20 m — è stato concepito già nel 2015 con l’idea di trasferire navi ultra‑large fuori dalla Laguna. Il progetto includeva una diga di 4 km e un sistema integrato di connessione con Porto Marghera e la rete idroviaria interna. Nel 2025 non è ancora iniziato alcun cantiere: sebbene il consorzio italo‑cinese 4C3 abbia ottenuto l’incarico e sia stato formalmente riconosciuto, non è partita alcuna realizzazione operativa.


  • ZLS e progetti infrastrutturali a metà: la logistica ferma: la Regione ha istituito una Zona Logistica Semplificata (ZLS) attorno al Porto di Venezia (DPCM 2022), ma gran parte dei piani previsti – miglior connessione logistica, retroportualità, dragaggi, attrattività – sono rimasti sulla carta o in fase embrionale, senza interventi concreti fin dal 2022–2024 .


  • Fusina/Ro‑Ro: pianificazioni vecchie e ritardi: il progetto per il terminal Ro‑Ro nella Macroisola di Fusina – promosso già a partire dal 2009 – è stato più volte revisionato ma non è stato seguito da atti regionali che accelerino tempi e realizzazioni.


✅ La proposta di Resistere Veneto: una legge vera, non un annuncio

Un testo coerente, programmatico e vincolante

La nostra proposta istituisce l’Agenzia Regionale per la Portualità Offshore (ARIO), dotata di mandato operativo per coordinare progettazione, governance, finanziamenti e monitoraggio ambientale (Art. 2). Questa agenzia ha l’obiettivo di restituire capacità attuativa alla Regione, dopo anni di deleghe inefficaci.


Governance chiara e tempi certi

  • 6 mesi per selezionare il progetto definitivo e avviare la progettazione esecutiva (Art. 3)
  • 24 mesi per iniziare i lavori del terminal offshore, finanziato con titoli UE, PNRR e partenariati pubblico‑privato (Art. 5)

Finalmente scadenze reali, non traguardi vaghi.


Sistema idrodiatico patrimonio regionale

Vogliamo integrare il porto offshore con le vie d’acqua: Adige, Brenta, Sile, Bacchiglione, Po diventano asse logistico verde e intermodale, riducendo il trasporto su gomma e rilanciando Padova, Mantova e Porto Levante come nodi fluviali strategici (Art. 4).


⚠️ Note critiche: l’immobilismo politico che pesa

  • Il porto offshore è fermo da anni, nonostante studi, incarichi e annunci. Non è mai stata scritta una sola legge regionale obbligatoria per realizzarlo.
  • La Zona Logistica Semplificata, pur istituita, non è accompagnata da interventi infrastrutturali concreti o da governance operativa propria della Regione.
  • I progetti come Fusina/Ro‑Ro nascono da proposte dell’Autorità Portuale ma restano privati di supporto regionale deciso, rimanendo in fase di iter burocratico o progettuale.


L’assenza di leggi e atti vincolanti ha trasformato il "fare" in “faremo”, mentre altri porti italiani (Trieste, Ravenna) si muovono avanti.


Il progetto in sintesi: perché cambia tutto

Elemento Cosa proponiamo
Agenzia dedicata ARIO: governance chiara, attiva, autonoma
Tempi certi 6 mesi per progetto, 24 mesi per inizio lavori
Vie d’acqua integrate Trasporto fluviale come asse strategico green
Uso di tecnologie pulite LNG, hydrogen, cold ironing, monitoraggio ambientale
Impatto economico Migliaia di posti di lavoro, riduzione CO₂, +1,5 % PIL logistico veneto


Se Resistere Veneto guida, la legge si fa. Se no, la portiamo comunque.

Non ci limitiamo ai tavoli: depositiamo il testo il giorno dopo il nostro insediamento. E se non siamo maggioranza, lo facciamo comunque. A quel punto, sarà responsabilità degli altri spiegare perché non la vogliono approvare.


Il Veneto deve tornare a decidere

Abbiamo tutto: territorio, vecchie vie d’acqua, porto, potenzialità. Quel che manca è la capacità politica di scrivere leggi che realizzino, non relegano nei dossier.

Resistere Veneto vuole trasformare l’immobilismo in azione, l’attesa in progetto, il potenziale in lavoro.
È tempo di legge, non di annunci.


📍 RESISTERE VENETO – a differenza di come ci dipingono, NON siamo un Movimento di PROTESTA, ma un Movimento di PROPOSTE!


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