Hovercraft a zero moto ondoso: la svolta ecologica che Zaia non ha mai realizzato

Roberto Agirmo • 31 luglio 2025

Con Resistere Veneto, la mobilità lagunare diventa davvero sostenibile

Zaia e 15 anni di immobilismo

Mentre la Regione Veneto continua a navigare tra proclami e immobilismo, il trasporto lagunare resta fermo al passato: vaporetti diesel, onde che erodono le rive, inquinamento e inefficienza.
In quindici anni di guida incontrastata, Luca Zaia non ha mai presentato una legge in grado di rivoluzionare davvero la mobilità acquea. Nessuna flotta elettrica, nessuna sperimentazione concreta, nessun piano strategico. Solo fiere inaugurate e promesse non mantenute.


La proposta di Resistere Veneto

Resistere Veneto ha elaborato una proposta di legge dettagliata, moderna e pronta ad essere attuata subito.
La sperimentazione prevede l’introduzione di hovercraft passeggeri moderni, come il Griffon 12000TD o il più compatto Parma PM44, già utilizzati con successo in altre parti del mondo. Questi mezzi sono progettati per acque basse e non richiedono infrastrutture portuali complesse, permettendo collegamenti diretti fra isole esterne e tratte turistiche senza stravolgere la laguna.


Dove verranno utilizzati

Gli hovercraft non toccheranno il Canal Grande né i canali interni storici. Saranno impiegati sulle tratte esterne ad alta intensità di traffico stagionale, come:

  • Aeroporto Marco Polo – Mestre – San Marco – Lido di Venezia;
  • Jesolo – Cavallino – Punta Sabbioni – Venezia – Mestre;
  • Lido – San Marco – Chioggia.


Parallelamente, Resistere Veneto prevede la sostituzione progressiva dei motori diesel nei canali interni con soluzioni elettriche.


Perché gli hovercraft sono la vera svolta

Gli hovercraft passeggeri moderni presentano vantaggi che il trasporto lagunare tradizionale non può garantire:

  • Zero moto ondoso → niente erosione delle rive e piena tutela delle barene.
  • Motori green (elettrici o LNG) → riduzione significativa delle emissioni.
  • Velocità e regolarità → 40–60 nodi di crociera, fino a 100 km/h.
  • Versatilità di attracco → anche su rive o moli mobili, senza opere invasive.


Emissioni atmosferiche e consumo energetico

  • I vaporetti e le motonavi attuali usano motori diesel marini, responsabili di emissioni elevate di NOₓ, SOₓ, particolato e CO₂. Anche con ipotesi di biocarburanti o ibridi, le riduzioni restano limitate.
  • Gli hovercraft moderni emettono il 30–60% in meno di inquinanti rispetto ai motoscafi convenzionali, con valori acustici pari a un normale veicolo stradale (71–76 dBA a 25 m).


Impatto su acqua e biodiversità

  • I mezzi tradizionali generano onde che favoriscono l’erosione delle rive e la distruzione degli habitat naturali, oltre al rischio di dispersioni di carburante e oli in acqua.
  • Gli hovercraft viaggiano su un cuscino d’aria: non producono onde e hanno un impatto quasi nullo su fondali e rive. L’eventualità di inquinamento diretto dell’acqua è pressoché inesistente.


Rumore e disturbo faunistico

  • Le imbarcazioni a motore immerso producono rumori sott’acqua che disturbano pesci e fauna marina.
  • Gli hovercraft generano un rumore superficiale moderato (simile a un’auto), con livelli subacquei significativamente inferiori. Tuttavia, possono disturbare alcune specie di uccelli acquatici entro un raggio di circa 200 metri: motivo per cui Resistere Veneto prevede rotte calibrate e valutazioni d’impatto ambientale puntuali.


Confronto riassuntivo

Ecco una tabella comparativa tra i mezzi lagunari attuali e gli hovercraft:


Aspetto Vaporetti / Navi Lagunari Hovercraft Passeggeri
Emissioni atmosferiche Elevate (NOₓ, SOₓ, PM, CO₂); riducibili con ibrido 30–60% in meno; simili a veicolo leggero
Inquinamento dell’acqua Scarichi e dispersioni possibili Quasi zero; nessun contatto motore-acqua
Risacca / erosione Onda significativa, erosione rive Quasi nulla; minimo impatto su fondali
Rumore superficiale Medio-alto 71–76 dBA a 25 m; moderato
Rumore sott’acqua Alto, disturbante per fauna Significativamente inferiore
Disturbo fauna Dipende da rotte e traffico Possibile allontanamento uccelli entro 200 m

Studio di fattibilità

  • Passeggeri stimabili: ~700.000 l’anno.
  • Ricavi annuali: €4.200.000.
  • Auto eliminate (estate): 1.500–2.000 al giorno.
  • CO₂ evitata: 300–350 tonnellate/anno.
  • Benefici ambientali/sociali: ~€650.000/anno.
  • Margine netto annuo (noleggio): +€1.950.000.
  • ROI in caso di acquisto: <4 anni.


Una legge concreta, non un annuncio

Resistere Veneto depositerà la legge sugli hovercraft il giorno dopo l’insediamento in Regione.
E se saremo in opposizione,
la presenteremo comunque: a quel punto gli altri dovranno spiegare perché non vogliono approvarla.



Conclusione

Con le nuove tecnologie, quello che finora era rimasto solo sulla carta diventa realtà:
un sistema di trasporto lagunare ecologico, veloce e sicuro, capace di salvaguardare l’ambiente e rendere il Veneto un modello internazionale di mobilità sostenibile.


📍 RESISTERE VENETO – La laguna non è un museo, ma nemmeno un’autostrada a gasolio.

Cambiamola, insieme.


LEGGI ANCHE GLI ALTRI ARTICOLI DI RESISTERE VENETO:

Corriere di Verona: la verità sul caso Szumski
Autore: Roberto Agirmo 31 luglio 2025
Resistere Veneto replica al Corriere di Verona: inesattezze e menzogne sul dott. Szumski. La verità su libertà e autonomia in Veneto.
Illustrazione del progetto Porto Offshore con vie d’acqua integrate, simbolo di sviluppo sostenibile
Autore: Roberto Agirmo 31 luglio 2025
Dopo 20 anni di immobilismo, Resistere Veneto presenta la prima vera legge per il porto offshore e il sistema idroviario, con tempi certi e governance chiara.
vignetta con uno studente univesitario che legge un libro di veneto davanti
29 luglio 2025
Un’università brasiliana avvia un corso di lingua veneta. Resistere Veneto propone di introdurlo anche nelle scuole per salvare la nostra identità.
Caricatura satirica di Riccardo Szumski che protegge il popolo veneto dagli ordini imposti da Roma.
Autore: Roberto Agirmo 24 luglio 2025
Resistere Veneto rifiuta le logiche dei partiti: niente ordini da Roma, solo coraggio e fedeltà ai cittadini veneti.
caricatura politici centrodestra 2025 che abbracciano Roma
Autore: Roberto Agirmo 22 luglio 2025
Resistere Veneto denuncia: lo Stato ignora l’autonomia votata dai veneti e regala superpoteri alla Capitale. Venezia merita dignità, non marginalizzazione.
Autore: Roberto Agirmo 18 luglio 2025
Resistere Veneto propone l’insegnamento facoltativo del veneto nelle scuole. Una scelta culturale e identitaria, libera e fondata su diritti e radici.
mappa veneto con flusso monetario skei
Autore: Roberto Agirmo 17 luglio 2025
Il Veneto ha tutto: imprese eccellenti, lavoro, ingegno, cultura. Ma non ha una cosa fondamentale: il potere di decidere come far circolare la propria ricchezza. Per questo nasce la proposta degli Skei Veneti: una moneta complementare regionale, completamente legale, già usata in altre realtà europee e italiane, pensata per rafforzare l’economia interna del nostro territorio. Ci manca la sovranità monetaria In Italia e in Europa la moneta è nelle mani di soggetti lontani, che decidono politiche finanziarie valide per tutti... tranne che per i territori produttivi come il nostro. Senza sovranità monetaria , il Veneto produce valore ma non può trattenerlo. I soldi che girano finiscono altrove. Noi restiamo con le briciole e le promesse. E intanto la Regione resta immobile, incapace di proporre soluzioni concrete. Resistere Veneto non vuole aspettare altri vent’anni: vuole agire adesso , con strumenti legali, efficaci, territoriali Sì, è legale. E funziona già altrove La moneta complementare è perfettamente legale se utilizzata su base volontaria tra soggetti privati e pubblici. Non viola il ruolo della BCE, non sostituisce l’euro, non è una “moneta parallela”, ma un circuito di scambio interno. Ecco alcuni esempi già attivi: Sardex (Sardegna): usato da migliaia di imprese per scambiare beni e servizi senza usare euro. Chiemgauer (Baviera): moneta regionale che stimola il commercio locale e finanzia progetti sociali. WIR (Svizzera): attivo dal 1934, coinvolge oltre 60.000 aziende con un volume di scambi miliardario. Se funziona in Germania e in Svizzera, perché non in Veneto? Cos’è davvero uno Skeo? Gli Skei Veneti sono unità di scambio digitali ( o cartacee, se serve), accettate da imprese, cittadini ed enti pubblici locali c he scelgono di aderire al circuito. Non sostituiscono l’euro: lo affiancano. Non creano debito , né interessi. Non servono per pagare le tasse , ma per valorizzare gli scambi locali. Chi accetta Skei partecipa a una rete solidale, tracciata, autonoma , dove il valore rimane in Veneto e si moltiplica. Cosa prevede la proposta di legge di Resistere Veneto La proposta che abbiamo scritto prevede: la creazione del Circuito Skei Veneti , gestito da una fondazione o consorzio regionale; l’uso della moneta complementare per: - scambi tra imprese locali, - acquisti da parte dei cittadini, - servizi pubblici non tributari (musei, trasporti, fiere, eventi); la promozione di un mercato veneto a km zero , resiliente e coeso; un sistema trasparente, tracciato e sicuro , senza speculazione. Basta immobilismo, vogliamo il fare La Regione da anni parla di autonomia, ma non fa nulla. L’attuale amministrazione regionale non ha progetti strutturali per l’economia veneta, non crea circuiti alternativi, non propone visioni a medio-lungo termine. Resistere Veneto non è il movimento del lamento. Siamo il movimento del fare. Scriviamo leggi, costruiamo strumenti, proponiamo soluzioni. Gli Skei Veneti non sono una bandiera simbolica: sono un atto concreto di autonomia dal basso. La tua opinione per noi è importante! Aspettiamo una tua opinione Il cambiamento non arriva dall’alto. Si costruisce dal basso, insieme , un passo – o meglio, uno skeo – alla volta.
R
Autore: Roberto Agirmo 16 luglio 2025
La Regione Veneto ha da tempo istituito marchi territoriali, come il “celebre” (quasi sconosciuto) Made in Veneto , con l’obiettivo di valorizzare i prodotti e le aziende nate e cresciute nella nostra terra. Tuttavia, fino a oggi, questi marchi non hanno mai avuto il ruolo concreto che meritano: spesso sono rimasti soltanto un’etichetta senza sostanza, poco conosciuti e poco valorizzati, sia dai consumatori che dagli stessi produttori. Resistere Veneto vuole cambiare questa realtà , mettendo al centro del proprio programma elettorale un progetto ambizioso e concreto: rilanciare il marchio Made in Veneto non come un semplice simbolo, ma come un vero e proprio strumento di sviluppo economico, identità culturale e visibilità internazionale per tutte le imprese venete. La proposta di legge: standard, comunità e promozione La nostra idea è semplice ma innovativa. Proponiamo una legge regionale che: Definisca con chiarezza gli standard di qualità e origine territoriale che le aziende devono rispettare per fregiarsi del marchio Made in Veneto. Questo garantirà ai consumatori trasparenza e affidabilità, valorizzando prodotti autentici e fatti con orgoglio nel nostro territorio. Crei una community certificata di imprese venete , attive nei settori chiave della nostra economia: dall’artigianato al settore agroalimentare, dalla manifattura al turismo, dalla cultura all’innovazione tecnologica. Una rete capace di collaborare, crescere insieme e rafforzare la propria presenza sul mercato. Lanci un programma di promozione regionale, nazionale e internazionale, che attraverso fiere, eventi, piattaforme digitali e negozi tematici in spazi pubblici e turistici, dia finalmente visibilità reale ai prodotti e ai servizi veneti. Il project financing: un rilancio a costo quasi zero Sappiamo bene che la Regione non può farsi carico da sola di grandi investimenti. Per questo il progetto prevede l’utilizzo di project financing , cioè meccanismi di collaborazione pubblico-privata . Attraverso bandi trasparenti , saranno selezionati progetti guidati da soggetti privati interessati a investire nelle iniziative di rilancio e promozione , creando così un indotto economico virtuoso. In questo modo, il rilancio del Made in Veneto sarà a costo quasi zero per la Regione , ma con un grande ritorno economico e di immagine per le imprese e per tutto il territorio. Networking d’impresa: la forza del collettivo Uno dei punti centrali del progetto è la creazione di un vero e proprio networking tra aziende venete , un ecosistema in cui la forza di ogni singola impresa viene esaltata e moltiplicata dalla collaborazione collettiva. Insieme, le imprese potranno condividere risorse, esperienze, strategie di mercato e opportunità , costruendo un sistema produttivo e commerciale più solido, competitivo e riconosciuto a livello globale. Perché chi veneto è, veneto fa! Questa iniziativa vuole dare concretezza a un principio fondamentale: il legame con il territorio non è solo un valore simbolico, ma un motore economico e culturale imprescindibile. Il nostro progetto è una scommessa per il futuro: vogliamo che il Made in Veneto diventi un marchio di garanzia, orgoglio e crescita per ogni impresa e per tutti i cittadini veneti. Resistere Veneto crede in un Veneto che valorizza le proprie radici per costruire un domani più forte e prospero. Roberto Agirmo Candidato in Provincia di Venezia per resistere Veneto
Venezia città e canal grande
Autore: Roberto Agirmo 26 giugno 2025
Il matrimonio di Bezos divide. Ma il vero tema è il turismo di massa che consuma Venezia. Serve una riforma seria, non slogan elettorali.
Intervista a Roberto Agirmo: ci promettono di morire insieme. Noi scegliamo di resistere.
Autore: Roberto Agirmo 26 giugno 2025
Roberto Agirmo di Resistere Veneto parla di pace, disobbedienza civile e alternative alla guerra in un’Europa sempre più militarizzata.