Il veneto si studia in Brasile, ma non a casa nostra
29 luglio 2025
Alla Universidade Federal de Santa Maria nasce un corso universitario di lingua e letteratura veneta. Intanto in Veneto la nostra lingua continua a essere ignorata. Resistere Veneto vuole cambiarlo.
Non a Venezia. Non a Padova. Ma dall’altra parte del mondo, in Brasile.
È alla Universidade Federal de Santa Maria, nello Stato del Rio Grande do Sul, che prenderà vita un corso accademico completo di lingua, storia e letteratura veneta, aperto a tutti i 27.000 studenti dell’ateneo.
Un traguardo storico reso possibile da un accordo con l’Academia de ła Bona Creansa
e affidato al prof. Alessandro Mocellin, autore del trattato di linguistica I sete tamizi (realizzato con l’Università di Francoforte) e direttore dell’Accademia della Lingua Veneta.
Il corso si terrà in portoghese, con esercitazioni in veneto, e utilizzerà la Grafia Internazionale del Veneto Moderno (GIVM)
e lo standard DECA.
Un programma accademico di respiro internazionale
Gli studenti avranno la possibilità di approfondire:
- i fondamenti della lingua veneta scritta e parlata;
- i grandi venetofoni del passato, da Marco Polo a Tiziano, da Canova a Biagio Marin;
- le feste e le tradizioni come La Sensa e il Caodeano;
- dieci secoli di una ricchissima letteratura veneta.
Mentre il mondo riconosce al veneto dignità accademica, nella sua terra d’origine continua a essere relegato a folclore di sagra, ignorato nei programmi scolastici.
Resistere Veneto: riportare il veneto nelle scuole
Questo paradosso non può più continuare.
Con Resistere Veneto, il veneto sarà introdotto come insegnamento facoltativo integrato ai programmi scolastici ministeriali, per garantire alle nuove generazioni la conoscenza della propria lingua madre e creare le basi per un vero bilinguismo
in regione.
Non possiamo accettare che siano università straniere a ricordarci la grandezza della nostra lingua e della nostra cultura. È ora che anche il Veneto dia il giusto valore alla propria identità.

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