Politiche Turistiche Regionali: il piano di Resistere Veneto per un turismo etico e diffuso

Roberto Agirmo • 27 maggio 2025

Il Veneto merita una politica turistica all’altezza della sua identità, della sua bellezza e del suo potenziale. Il movimento Resistere Veneto si propone di trasformare il turismo da minaccia di sovraffollamento e consumo indiscriminato del territorio, a motore di rinascita, coesione e sviluppo diffuso. L’obiettivo è restituire centralità alle comunità locali e valore all’intero patrimonio regional

Obiettivi strategici

  • Decentralizzare i flussi turistici da Venezia e dal Garda, oggi saturi, per valorizzare tutto il territorio regionale.
  • Educare i grandi player del turismo (tour operator, OTA, media, influencer) alle identità del Veneto.
  • Sviluppare micro-destinazioni con esperienze autentiche, legate alla cultura, alla natura e ai saperi locali.
  • Promuovere un turismo etico, consapevole, che generi economia diffusa, occupazione giovanile e tutela ambientale.

Critica al modello attuale

L’attuale governance turistica del Veneto è centralizzata, autoreferenziale e frammentaria:

  • Venezia e il Garda sono trattati come parchi tematici per un turismo "mordi e fuggi".
  • I territori interni e rurali rimangono invisibili.
  • Manca una narrazione unitaria che colleghi storia, paesaggio, cultura e innovazione.
  • Gli investimenti comunicativi sono scollegati da una strategia di sviluppo coerente.

Le proposte di Resistere Veneto

Veneto Academy – Un piano formativo per operatori turistici, DMO, content creator, travel blogger e agenzie:

  • Geografia umana e culturale del Veneto;
  • Itinerari esperienziali e micro-destinazioni;
  • Turismo lento, enogastronomico, spirituale, industriale e naturalistico.


Educational e Press Tour con i grandi attori del turismo globale (Expedia, Airbnb, National Geographic, ecc.) per promuovere:

  • Il Veneto oltre Venezia;
  • Percorsi autentici, accessibili e sostenibili.

Veneto Experience: 12 distretti per Regione

Una nuova mappa turistica regionale, suddivisa in 12 distretti tematici:

  • Veneto Rurale (Polesine, Basso Padovano);
  • Veneto delle Ville (Riviera del Brenta, Vicentino);
  • Veneto Spirituale (Cammini, Abbazie, Santuari);
  • Veneto Industriale (Archeologia e innovazione);
  • Veneto del Gusto (Prosecco, Amarone, ortaggi, pesce);
  • E altri: dalla montagna alla laguna.


Ogni distretto disporrà di:

  • Video professionali;
  • Kit fotografici open source;
  • Landing page multilingua;
  • Mappe esperienziali;
  • Schede educative per operatori.

Comunità locali protagoniste

Il turismo non si impone: si costruisce insieme alle comunità. Le proposte:

  • Finanziamenti a start-up turistiche di comunità, cooperative e imprese giovanili;
  • Bandi regionali per reti di ospitalità diffusa e agriturismi innovativi;
  • Formazione di giovani "ambasciatori del territorio" con competenze in accoglienza, promozione e comunicazione.

Strategia digitale e comunicazioni multicanale

  • Portale internazionale "Veneto Beyond", esperienze prenotabili e multilingua
  • Campagne digitali su Google Travel, Booking, Meta, TikTok
  • Collaborazioni con media globali
  • Format video:
  • "72 ore nel Veneto nascosto";
  • Serie Reels per ogni distretto;
  • Docu-story tematici con protagonisti locali.

Networking tra i player locali

Una Regione che crea connessioni, non che impone dall’alto:

  • Tavoli di lavoro territoriali tra strutture ricettive, artigiani, aziende agricole, guide e agenzie;
  • Reti d’impresa turistiche con accesso facilitato ai fondi;
  • Formazione condivisa su sostenibilità, marketing e digitalizzazione;
  • Campagne promozionali coordinate tra DMO e realtà locali.

Conclusione

Il turismo del futuro è un'opportunità, non una minaccia. Resistere Veneto propone un nuovo modello turistico per il Veneto: etico, innovativo, territoriale e partecipato. Un modello che valorizzi i borghi, rafforzi l'autonomia, e renda il turismo uno strumento di rinascita culturale, sociale ed economica.

Turismo non come consumo, ma come relazione. Non come colonizzazione, ma come valorizzazione. Non come vetrina, ma come casa.

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Il Veneto ha tutto: imprese eccellenti, lavoro, ingegno, cultura. Ma non ha una cosa fondamentale: il potere di decidere come far circolare la propria ricchezza. Per questo nasce la proposta degli Skei Veneti: una moneta complementare regionale, completamente legale, già usata in altre realtà europee e italiane, pensata per rafforzare l’economia interna del nostro territorio. Ci manca la sovranità monetaria In Italia e in Europa la moneta è nelle mani di soggetti lontani, che decidono politiche finanziarie valide per tutti... tranne che per i territori produttivi come il nostro. Senza sovranità monetaria , il Veneto produce valore ma non può trattenerlo. I soldi che girano finiscono altrove. Noi restiamo con le briciole e le promesse. E intanto la Regione resta immobile, incapace di proporre soluzioni concrete. Resistere Veneto non vuole aspettare altri vent’anni: vuole agire adesso , con strumenti legali, efficaci, territoriali Sì, è legale. E funziona già altrove La moneta complementare è perfettamente legale se utilizzata su base volontaria tra soggetti privati e pubblici. Non viola il ruolo della BCE, non sostituisce l’euro, non è una “moneta parallela”, ma un circuito di scambio interno. Ecco alcuni esempi già attivi: Sardex (Sardegna): usato da migliaia di imprese per scambiare beni e servizi senza usare euro. Chiemgauer (Baviera): moneta regionale che stimola il commercio locale e finanzia progetti sociali. WIR (Svizzera): attivo dal 1934, coinvolge oltre 60.000 aziende con un volume di scambi miliardario. Se funziona in Germania e in Svizzera, perché non in Veneto? Cos’è davvero uno Skeo? Gli Skei Veneti sono unità di scambio digitali ( o cartacee, se serve), accettate da imprese, cittadini ed enti pubblici locali c he scelgono di aderire al circuito. Non sostituiscono l’euro: lo affiancano. Non creano debito , né interessi. Non servono per pagare le tasse , ma per valorizzare gli scambi locali. Chi accetta Skei partecipa a una rete solidale, tracciata, autonoma , dove il valore rimane in Veneto e si moltiplica. Cosa prevede la proposta di legge di Resistere Veneto La proposta che abbiamo scritto prevede: la creazione del Circuito Skei Veneti , gestito da una fondazione o consorzio regionale; l’uso della moneta complementare per: - scambi tra imprese locali, - acquisti da parte dei cittadini, - servizi pubblici non tributari (musei, trasporti, fiere, eventi); la promozione di un mercato veneto a km zero , resiliente e coeso; un sistema trasparente, tracciato e sicuro , senza speculazione. Basta immobilismo, vogliamo il fare La Regione da anni parla di autonomia, ma non fa nulla. L’attuale amministrazione regionale non ha progetti strutturali per l’economia veneta, non crea circuiti alternativi, non propone visioni a medio-lungo termine. Resistere Veneto non è il movimento del lamento. Siamo il movimento del fare. Scriviamo leggi, costruiamo strumenti, proponiamo soluzioni. Gli Skei Veneti non sono una bandiera simbolica: sono un atto concreto di autonomia dal basso. La tua opinione per noi è importante! Aspettiamo una tua opinione Il cambiamento non arriva dall’alto. Si costruisce dal basso, insieme , un passo – o meglio, uno skeo – alla volta.
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La Regione Veneto ha da tempo istituito marchi territoriali, come il “celebre” (quasi sconosciuto) Made in Veneto , con l’obiettivo di valorizzare i prodotti e le aziende nate e cresciute nella nostra terra. Tuttavia, fino a oggi, questi marchi non hanno mai avuto il ruolo concreto che meritano: spesso sono rimasti soltanto un’etichetta senza sostanza, poco conosciuti e poco valorizzati, sia dai consumatori che dagli stessi produttori. Resistere Veneto vuole cambiare questa realtà , mettendo al centro del proprio programma elettorale un progetto ambizioso e concreto: rilanciare il marchio Made in Veneto non come un semplice simbolo, ma come un vero e proprio strumento di sviluppo economico, identità culturale e visibilità internazionale per tutte le imprese venete. La proposta di legge: standard, comunità e promozione La nostra idea è semplice ma innovativa. Proponiamo una legge regionale che: Definisca con chiarezza gli standard di qualità e origine territoriale che le aziende devono rispettare per fregiarsi del marchio Made in Veneto. Questo garantirà ai consumatori trasparenza e affidabilità, valorizzando prodotti autentici e fatti con orgoglio nel nostro territorio. Crei una community certificata di imprese venete , attive nei settori chiave della nostra economia: dall’artigianato al settore agroalimentare, dalla manifattura al turismo, dalla cultura all’innovazione tecnologica. Una rete capace di collaborare, crescere insieme e rafforzare la propria presenza sul mercato. Lanci un programma di promozione regionale, nazionale e internazionale, che attraverso fiere, eventi, piattaforme digitali e negozi tematici in spazi pubblici e turistici, dia finalmente visibilità reale ai prodotti e ai servizi veneti. Il project financing: un rilancio a costo quasi zero Sappiamo bene che la Regione non può farsi carico da sola di grandi investimenti. Per questo il progetto prevede l’utilizzo di project financing , cioè meccanismi di collaborazione pubblico-privata . Attraverso bandi trasparenti , saranno selezionati progetti guidati da soggetti privati interessati a investire nelle iniziative di rilancio e promozione , creando così un indotto economico virtuoso. In questo modo, il rilancio del Made in Veneto sarà a costo quasi zero per la Regione , ma con un grande ritorno economico e di immagine per le imprese e per tutto il territorio. Networking d’impresa: la forza del collettivo Uno dei punti centrali del progetto è la creazione di un vero e proprio networking tra aziende venete , un ecosistema in cui la forza di ogni singola impresa viene esaltata e moltiplicata dalla collaborazione collettiva. Insieme, le imprese potranno condividere risorse, esperienze, strategie di mercato e opportunità , costruendo un sistema produttivo e commerciale più solido, competitivo e riconosciuto a livello globale. Perché chi veneto è, veneto fa! Questa iniziativa vuole dare concretezza a un principio fondamentale: il legame con il territorio non è solo un valore simbolico, ma un motore economico e culturale imprescindibile. Il nostro progetto è una scommessa per il futuro: vogliamo che il Made in Veneto diventi un marchio di garanzia, orgoglio e crescita per ogni impresa e per tutti i cittadini veneti. Resistere Veneto crede in un Veneto che valorizza le proprie radici per costruire un domani più forte e prospero. Roberto Agirmo Candidato in Provincia di Venezia per resistere Veneto
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