Giornalismo con la “g” minuscola

Roberto Agirmo • 12 agosto 2025

Quando i media non ti attaccano… ma ti cancellano: la denuncia di Resistere Veneto

caricatura di alda vanzan, luca zaia, direttore del corriere del veneto

Durante la presentazione della lista Resistere Veneto al Novotel di Mestre, un paio di mesi fa, erano presenti pochi e sparuti giornalisti della carta stampata.


Tra il serio e il faceto, ammetto di aver fatto una battuta, immaginando che presto ci avrebbero etichettati come No Vax, senza approfondire, senza indagare, solo per delegittimare.

Mi sbagliavo.


Non ci hanno etichettati.

Ci hanno cancellati.


Il silenzio mediatico

Per i media, Resistere Veneto semplicemente non esiste:


  • Non esistono le serate informative con centinaia di partecipanti.
  • Non esiste il nostro movimento social, che nell’ultimo mese ha superato 1,5 milioni di interazioni.
  • Non esistono i 70.000 visitatori unici del nostro sito www.resistereveneto.it.
  • Non esistono i comunicati stampa che abbiamo inviato.
  • Non esistono le proposte di legge concrete che stiamo depositando e porteremo in Consiglio regionale.

Non esistiamo.

E quando non esisti, per il sistema, non puoi disturbare i manovratori.


Giornalismo, quello vero, è in via d’estinzione

Oggi il Giornalismo – quello con la G maiuscola – sembra essere appannaggio di pochi eroi, spesso schiacciati e marginalizzati in un mare di redazioni piegate agli editori, e di editori piegati alla politica.


Una politica che, grazie ai finanziamenti pubblici all’editoria, è di fatto il vero proprietario delle testate. Destra o sinistra, cambia poco: ciò che manca è la libertà di pensiero.


La penna non è più una spada. È diventata una posata per servire la minestra del padrone.


Mentre i giornali parlano d’altro…

Mentre nelle redazioni si discute di Lista Zaia Sì o Lista Zaia No, si gioca al toto-candidato e si evita accuratamente di parlare dei problemi reali del Veneto e delle possibili soluzioni, noi andiamo avanti a testa alta.


Molti di loro camminano a testa bassa.

E se per loro questo è “vivere”, contenti loro.


Ma dovrebbero ricordarsi che quella minestra che portano a casa è avvelenata. Un veleno a lento rilascio che colpirà anche loro.


Un giornalismo ridotto a pubbliche relazioni

Quando il giornalismo diventa un ufficio stampa mascherato, la politica non difende più i cittadini, ma solo gli interessi delle segreterie di partito.


Come diceva George Orwell:
“Il giornalismo è stampare ciò che qualcuno non vuole che si stampi: tutto il resto è pubbliche relazioni.”


E oggi, purtroppo, la carta stampata è piena di pubbliche relazioni.


Ai giornalisti con la g minuscola: siamo quasi costernati per voi, costretti a scrivere solo ciò che vi è concesso.


Roberto Agirmo

Roberto Agirmo

CANDIDATO PER RESISTERE VENETO

PROVINCIA DI VENEZIA

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