Caro Ombrelloni? No, Caro Vita!

Roberto Agirmo • 11 agosto 2025

I veri numeri smentiscono la narrazione sul “caro ombrelloni”: il problema è il caro vita e il calo del potere d’acquisto.

Come i media trasformano una bugia in verità

Negli ultimi venti giorni abbiamo assistito a un copione già visto: i principali media italiani hanno lanciato una campagna martellante sul presunto “caro ombrelloni” come causa della scarsa affluenza nelle spiagge italiane.


È la solita ricetta: ripetere infinite volte la stessa bugia fino a farla diventare “verità”. Ma basta guardare i numeri per scoprire una realtà diversa: gli aumenti ci sono, ma sono moderati. Il vero problema si chiama caro vita e riguarda il potere d’acquisto sempre più ridotto degli italiani.


I prezzi reali nelle spiagge italiane (Estate 2025)

Macro-area Prezzo medio/giorno (alta stagione) Range rilevato Note
Nord Adriatico € 20,5 € 17–28 Jesolo, Lignano, Bibione, Rimini
Centro Adriatico € 22,0 € 20–25 Senigallia, San Benedetto
Tirreno Nord € 25,3 € 20–40 Viareggio, Versilia
Tirreno Sud € 29,0 € 20–50 Lazio, Campania costiera
Isole € 27,5 € 20–50 Sicilia, Sardegna
Lidi di lusso* € 100+ € 90–140 Forte dei Marmi, Positano

*Quota minima del mercato: usati spesso come “caso tipo” per titoli scandalistici.

Il trend degli ultimi tre anni

Anno Prezzo medio settimanale (1ª fila) Var. % anno precedente Fonte
2023 € 217 Altroconsumo
2024 € 226 +4% Altroconsumo
2025 € 237 +5% Altroconsumo

Il vero problema: il caro vita e il potere d’acquisto

Anno Inflazione media Crescita salari nominali Crescita potere d’acquisto reale Fonte
2023 +5,7% +3,2% −2,5% ISTAT
2024 +1,1% +3,1% +2,0% (recupero parziale) ISTAT
2025* +1,2% (stima) +1,8% +0,6% (Q1) Bankitalia/ISTAT

Conclusione: un problema strutturale, non stagionale

Il calo di presenze nelle spiagge italiane non nasce da un improvviso “caro ombrelloni” inventato dai media, ma da un problema economico più profondo:

  • Pressione fiscale e costo del lavoro in aumento;
  • Bollette e tributi locali sempre più alti;
  • Salari stagnanti;
  • Potere d’acquisto eroso.


Come insegna la Curva di Laffer, aumentare le tasse funziona fino a un certo punto: superata la soglia, lo Stato incassa di meno e l’economia si indebolisce.



Resistere Veneto chiede un cambio radicale: meno tasse, più libertà d’impresa, stipendi più alti. Solo così le famiglie torneranno a vivere il mare — e non solo a guardarlo da lontano.


Roberto Agirmo

Roberto Agirmo

CANDIDATO PER RESISTERE VENETO

PROVINCIA DI VENEZIA

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