Commissione Covid: le verità che emergono (e che molti non vogliono sentire)

Roberto Agirmo • 8 agosto 2025

Cosa rivelano davvero le audizioni desecretate sulla gestione del Covid: tra omissioni, decisioni politiche e responsabilità mai chiarite.

articolo giornale speranza sbugiardato in commissione covid

Le ultime audizioni desecretate della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione del Covid stanno facendo emergere un quadro che smentisce anni di narrazione ufficiale.


Giuseppe Ippolito, membro del Comitato Tecnico Scientifico e della Task Force governativa, ha dichiarato testualmente:

«Il piano pandemico? Mai discusso. Le decisioni? Politiche, non scientifiche.»


Per anni ci hanno ripetuto che ogni scelta – lockdown, chiusure, sospensioni dal lavoro, obblighi sanitari – derivava dalla “scienza” e che non esistevano alternative.

Oggi sappiamo che non era così: le decisioni fondamentali venivano prese a livello politico, senza un piano pandemico aggiornato, senza una reale strategia di prevenzione territoriale, e con un approccio ospedalocentrico che ha contribuito al collasso del sistema.


Cinque verità scomode

Alla luce di queste rivelazioni, non si può ignorare che molte delle critiche mosse allora da chi veniva etichettato come “no vax” trovano oggi conferma:

  1. I cosiddetti no vax che criticavano la politica, avevano ragione.
  2. Quando dicevano che esistevano cure per il Covid, avevano ragione.
  3. Quando denunciavano che la strategia “tachipirina e vigile attesa” era sbagliata, avevano ragione.
  4. Quando affermavano che intubare in certe condizioni equivaleva a condannare a morte, avevano ragione.
  5. Quando sostenevano che la gestione dell’emergenza fosse anche una speculazione politica ed economica a vantaggio di pochi, avevano ragione.


Seguire i soldi per capire le responsabilità

Basterebbe confrontare redditi e patrimoni di certi politici, dirigenti sanitari e medici con incarichi istituzionali prima e dopo la pandemia per trovare tracce evidenti di arricchimenti e conflitti di interesse.

La storia ci insegna che seguendo i soldi si trovano i colpevoli.
Ma, troppo spesso, chi ha soldi e potere è anche
chi controlla le commissioni d’inchiesta.


Perché questa verità ci riguarda tutti

Non si tratta di rivincite ideologiche, ma di giustizia e responsabilità.
Perché se chi ha gestito l’emergenza ha commesso
errori o scelte consapevoli che hanno danneggiato vite, economia e diritti, è un dovere civile e morale pretenderne il rendiconto.

Resistere Veneto continuerà a vigilare, informare e denunciare ogni tentativo di insabbiamento.
La verità
non può essere sepolta sotto anni di propaganda.

Vedremo se questa Commissione avrà il coraggio di arrivare fino in fondo
o se, ancora una volta, prevarranno gli interessi di chi deve proteggere se stesso.


Roberto Agirmo

Roberto Agirmo

CANDIDATO PER RESISTERE VENETO

PROVINCIA DI VENEZIA

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