Commissione di indagine sul CTS: omissioni e falsità durante il Covid?

Roberto Agirmo – Candidato per Resistere Veneto, Provincia di Venezia • 27 agosto 2025

Verità nascoste e contraddizioni del CTS: Resistere Veneto chiede chiarezza e responsabilità.

Resistere Veneto, quando inizierà ufficialmente la campagna elettorale qui in Veneto, sarà certamente dileggiato con l’accusa infondata ma a fini denigratori di “No Vax”.
I partiti e i media allineati al potere ci classificheranno per screditarci. Noi, invece, analizziamo i fatti in modo razionale e tecnico, pronti a sfidare sul piano oggettivo chi ci denigra.


Non ideologia, ma fatti

Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) nasce il 5 febbraio 2020 presso la Protezione Civile con funzione consultiva per l’emergenza Covid.
La sua composizione è stata più volte ridefinita e i verbali, pubblicati solo dopo pressioni legali, venivano resi disponibili con un ritardo di 45 giorni: un segnale di trasparenza molto limitata.


Chi sedeva al tavolo: nomi, ruoli e responsabilità

Composizione 2020:
Agostino Miozzo, Silvio Brusaferro, Claudio D’Amario, Mauro Dionisio, Achille Iachino, Sergio Iavicoli, Giuseppe Ippolito, Franco Locatelli, Nicola Magrini, Giuseppe Ruocco, Nicola Sebastiani, Andrea Urbani, Alberto Zoli.
Esperti aggiunti: Massimo Antonelli, Roberto Bernabei, Fabio Ciciliano, Ranieri Guerra, Francesco Maraglino, Luca Richeldi, Alberto Villani.


Composizione 2021:
Franco Locatelli (coordinatore), Silvio Brusaferro (portavoce), Sergio Fiorentino (segretario), Giuseppe Ippolito, Cinzia Caporale, Giorgio Palù, Giovanni Rezza, Fabio Ciciliano, Sergio Abrignani, Alessia Melegaro, Alberto Giovanni Gerli, Donato Greco.

Queste figure non erano “tecnici neutrali”: le loro decisioni hanno inciso sulla vita di milioni di cittadini.


Il nodo politico: il Ministro Roberto Speranza

Il CTS non era un organo autonomo. Le indicazioni diventavano decreti firmati dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, che:

  • Ha limitato diritti costituzionali fondamentali.
  • Ha sostenuto la narrativa “non ci sono alternative ai vaccini”.
  • Ha avallato strumenti come il Green Pass, basati su basi scientifiche deboli e discriminatorie.

La responsabilità non può essere scaricata solo sulla “scienza”: è politica e personale.


Incongruenze e opacità del CTS

  • Termoscanner: dichiarati inefficaci dallo stesso CTS, ma imposti comunque.
  • Verbali secretati: resi pubblici solo dopo ricorso della Fondazione Einaudi.
  • Misure sproporzionate: chiusure e obblighi senza solida dimostrazione di proporzionalità.
  • Pareri trattati da legge: senza contrappesi democratici.


Cure alternative negate

L’autorizzazione condizionata dei vaccini si basava sull’assenza di cure alternative. In realtà, cure esistevano:

  • Cortisonici (desametasone).
  • Eparine.
  • Ossigenoterapia e ventilazioni non invasive.
  • Anticorpi monoclonali.

Perché negarne l’efficacia? Forse per legittimare l’autorizzazione dei vaccini e il business collegato.


La contraddizione sulla “vigile attesa”

Il Ministero impose la “tachipirina e vigile attesa” come protocollo vincolante. Ma lo stesso Speranza, in Parlamento, dichiarò che era solo una “indicazione”.
Una contraddizione enorme, che ha limitato i medici e messo a rischio la salute pubblica.


Veneto: autonomia mancata e frasi inopportune

Il Veneto non si è distinto, seguendo supinamente le direttive centrali.
Il presidente
Luca Zaia, che ama definirsi autonomista, non dimostrò alcuna indipendenza. Anzi, con dichiarazioni improvvide come quella sui “cinesi che mangiano topi vivi”, contribuì ad alimentare stigma e allarme.


Responsabilità e richieste di Resistere Veneto

  • CTS e Ministro Speranza devono rispondere in sede politica, civile e penale.
  • Corte dei Conti: procedimenti per sprechi e costi ingiustificati.
  • Commissione parlamentare Covid: trasparenza senza omissis.
  • Centro Tecnico Regionale indipendente: per emergenze gestite con dati aperti e proporzionalità.


Non siamo “contro la scienza”, ma contro improvvisazioni, opacità e forzature che hanno inciso sui nostri diritti.
Resistere Veneto non accetta l’etichetta “No Vax”: la nostra battaglia è per trasparenza, autonomia e rispetto della Costituzione.

Il Veneto merita di non subire mai più decisioni opache calate dall’alto.

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